giovedì 10 agosto 2017

L'UOMO NERO VESTITO D'AMARO


L'immagine può contenere: una o più persone, oceano, spazio all'aperto, acqua e natura

La avevo scritta in tempi forse meno apertamente tragici di oggi, nel 2013. Ora la filastrocca SOGNO è stata selezionata tra quelle pervenute al Concorso internazionale di poesia Altino 2017 - Quarta edizione, dal tema “Altri mondi, altre storie”. Eccola.
L'uomo nero vestito d'amaro
cercava riposo, cercava riparo.
Quando raggiunse la stazione
non una panca, non un cartone.
L'uomo nero andò alla fontana,
carezzò l'acqua, si lavò il viso
e la donna di pietra gli fece un sorriso.
L'uomo nero alla gran cattedrale
“Su questi gradini non dormirò male”
disse e si stese sul marmo bianco:
carezze di luna lungo il suo fianco.
Col miele in bocca si aperse il mattino.
Si alzò l'uomo nero e riprese a fuggire,
camminò strade e stretti sentieri,
leggero il fardello dei suoi pensieri.
Ritornò indietro, alla riva del mare,
entrò nell'onda sereno e leggero.
La bianca spuma brillò perle al suo nero.
Fu così che ai piedi del faro mai spento
salpò l'uomo nero col favore del vento.

Eleonora Bellini 

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