mercoledì 16 agosto 2017

"LA PREALPINA " di Varese :una pagina intera per i nazisti varesini di cui facevamo volentieri a meno !

Il gruppo Dora ad un raduno in Veneto con al centro Alessandro Limido e (sotto) in sede

VARESE -«Sono presidente e cofondatore della comunità militante dei Dodici Raggi, mi ritengo al pari dei miei camerati un “Nazionalsocialista“, uso le virgolette perché quelli veri sono stati uccisi e perseguitati tutti».

Così inizia la cosiddetta intervista .

IL PRESIDENTE DELL'ANPI  di Cuveglio ( VA )scrive a La Prealpina 

Egregio direttore,
 sono assai colpito dall’articolo pubblicato in data 15-08-2017 sulla vostra testata da parte del giornalista Silvestro Pascarella, che con la scusa dell’inchiesta da spazio al messaggio di un’organizzazione inquisita per reati contenuti nell’ordinamento giuridico e costituzionale della nostra Repubblica. Dovevamo davvero avere la conferma dall’esimio giornalista per conoscere le ferali notizie?! Peraltro “l’inchiesta” giornalistica che dovrebbe avere il privilegio dello scoop, riserva invece delle banalità dato che le informazioni in essa contenute possono benissimo essere lette nel loro sito. Certo, però, che raggiungere con una pagina intera le migliaia di lettori della provincia e limitrofi di Varese, dando prova di inusitato coraggio giornalistico nell’intervistare (si badi bene) a distanza, dei pericolosi appartenenti ad un’organizzazione afferente al nazionalsocialismo (si legge nazismo), sembra non avere prezzo. Non intendo riaffermare i principii del giornalismo d’inchiesta, anche perché qui non ne vedo traccia. Non è mia intenzione altresì ricordare il processo di Norimberga che ha visto imputato e condannato alla pena capitale il giornalista Julius Streicher per propaganda nazista. Solo credevo tramontata l’influenza del vostro vecchio direttore fascista, ideatore della Mistica fascista, Niccolò Giani, che dalle pagine della Cronaca Prealpina nel 1939 prese parte alla campagna antiebraica sulle tesi da lui sostenute del “razzismo spirituale” poi morto nel1941 durante un’attacco sul fronte greco, e non ostante tutto la città di Varese si ostina a commemorare assieme ai caduti ogni primo novembre all’Arco Mera.


 Dare spazio immeritato a dei personaggi in ritardo sugli eventi di ben settantaquattro anni, suona alquanto provocatorio, Viene da chiedersi inoltre il perché solo da pochissimi anni rivendichino spazi mai presi in considerazione neppure dai rappresentanti più estremi del fascismo post bellico, provocando, revisionando la storia e distribuendo menzogne che in larga parte vengono accolte da analfabeti funzionali. Il loro scopo è chiaro visibilità, e notorietà, altrimenti la loro presenza non avrebbe che il peso di un’atomo in un corpo formato da nessun atomo. Quindi consentitemi una provocazione non desiderando però alcuna risonanza, dato che i miei principii sono gli stessi che formano la civiltà, quindi vi propongo di cambiare nome alla vostra testata ritenendo più consono il nome di Der Sturmer anziché La Prealpina.
Distinti saluti
Luca Zambonin
Presidente della sezione ANPI di Cuveglio, dedicata ai Martiri del San Martino.


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