sabato 5 novembre 2016

L'ITALIA RICONOSCA LA LIS ( Lingua dei Segni )


Firma la petizione affinché la LIS, Lingua dei Segni Italiana, venga finalmente riconosciuta come lingua ufficiale, accelerando l'iter del disegno di legge 302 presentato in Senato.
#ITALIALOVELIS è una campagna di sostegno alla Lingua dei Segni Italiana (LIS) che non è stata ancora riconosciuta dal Governo italiano. Questo riconoscimento è un grande segno di civiltà, si tratta di un’iniziativa senza bandiere, un modo visivo e silenzioso per invitare tutte le persone del nostro Paese a supportare e a richiedere l’attuazione della libertà fondamentale di espressione e partecipazione alla vita collettiva delle persone sorde bilingui.
Attualmente in Europa, soltanto il Lussemburgo e l’Italia non hanno ancora riconosciuto le rispettive Lingue dei Segniattraverso una legge nazionale, nonostante la Convenzione dell'ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dal Governo italiano con legge 18/2009, tuteli espressamente la specifica identità linguistico-culturale delle persone sorde, indicando agli Stati di riconoscere tali lingue e promuovendone l’acquisizione e l’uso. Il mancato riconoscimento ufficiale della LIS, da parte del nostro Paese, costituisce, pertanto, una grave inadempienza
Con il riconoscimento nazionale della LIS, le barriere della comunicazione possono essere abbattute, favorendo così l'integrazione tra mondo dei sordi e mondo degli udenti.
Chiediamo quindi al Parlamento italiano di riconoscere ufficialmente la LIS come già è avvenuto, del resto, in ben in 44 paesi in Europa e nel mondo.
Il riconoscimento giuridico della LIS come lingua vera e propria, garantirebbe infatti il diritto ad ogni persona sorda di scegliere come comunicare ed integrarsi: un effettivo e illimitato accesso all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale, lavorativa e perfino ricreativa; un’equa rappresentazione politica e giuridica, l’accesso all’istruzione. In poche parole: pieni diritti di cittadinanza.
Questa petizione sarà consegnata a:
  • Presidente 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) Senato
    Anna Finocchiaro
  • Presidente 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) Camera
    Andrea Mazziotti Di Celso
  • Presidente della Camera dei Deputati
    Laura Boldrini

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