martedì 18 ottobre 2016

VILLAMARZANA ( ROVIGO ) -SOLO SINDACO ,PRETE E BANDA DAVANTI ALLA LAPIDE DELLE 43 VITTIME DEI FASCISTI

Alla cerimonia dei Martiri la banda ​suona solo per il sindaco e il prete

Nella notte tra il 13 ed il 14 ottobre a Bagnolo di Po, Fiesso Umbertiano, Fratta Polesine, Lendinara, Pincara, San Bellino, e Villamarzana gli uomini della 19a compagnia delle "Brigate Nere" compirono un rastrellamento catturando più di cento persone.
Dopo svariate ore di tortura alcuni prigionieri confessarono l'esecuzione dei quattro fascisti, avvenuta otto giorni prima. Undici persone morirono durante le torTure cui furono sottoposte.
Quarantadue di questi “arrestati”, la mattina del 15 ottobre, vennero condannati a morte, trasferiti a Villamarzana e rinchiusi nella casetta del barbiere in attesa dell'esecuzione. Erano quarantadue per rispettare la legge della rappresaglia nazista dell'uno a dieci, visto che erano stati uccisi quattro fascisti.
Poco dopo le 16,00 si procedette con l'esecuzione di sette gruppi composti da sei prigionieri l'uno, che volta per volta venivano fucilati alla schiena da un plotone di esecuzione composto da ventotto italiani, davanti agli occhi della popolazione di Villamarzana che assisteva senza poter intervenire perché rinchiusa  La drammatica sequenza durò fino alle 17,30.
Nell'esecuzione del 15 ottobre furono uccise 41 persone, tra cui nove ragazzi tra i quindici ed i diciassette anni.
Solo una persona riuscì a scampare alla morte perché fu ferito durante la fucilazione ma non ucciso. Si risvegliò nella fossa comune assieme ai cadaveri delle persone cadute sotto il piombo dei moschetti italiani. Altre due persone verranno giustiziate successivamente.
Sul muro della casetta tra i fumi usciti dalle canne di fucili si legge la scritta “Primo Esempio”.
Villamarzana ha pagato col sangue dei suoi figli il prezzo per ottenere la medaglia d'argento al valor militare.
In ricordo dell'eccidio è stato costruito un Sacrario a memoria delle 43 vittime sul muro della casetta del barbiere, dove campeggia una lunga lapide con tutti i nomi dei caduti per mano fascista.

il sindaco Claudio Gabrielli:Per l'ultimo omaggio ai Martiri in cimitero, «eravamo io e il parroco don Antonio Rossi, con la banda a suonare. È vergognoso che non ci fosse più nessuno, ma dato l'orario (dopo le 12.30) era prevedibile finisse così». 

1 commento:

  1. Nessuno ha intervistato i Cittadini di Villamarzana ? Sarebbe importante sotto vari aspetti sapere il perché di tale comportamento.

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