mercoledì 12 ottobre 2016

LAURA BOLDRINI SEGNALA UN ARTICOLO DI GIAN ANTONIO STELLA SU " CORRIERE DELLA SERA " A PROPOSITO DI BUFALE VIA INTERNET




A volte sono palesemente false, in altri casi sono costruite ad arte per sembrare vere. Ci sono bufale pubblicate con l’obiettivo di fare sorridere, ma più spesso si mira, invece, a usarle per screditare le persone ed esporle al risentimento di chi legge, approfittando del fatto che i più distratti le scambiano per fatti reali.
Insomma, le bufale, più o meno credibili, una volta immesse in rete si diffondono, restano lì, anche per anni, e continuano a circolare perché abbocchi il prossimo pesce.
Di questo parla oggi Gian Antonio Stella in una riflessione sul Corriere della Sera. La condivido con voi perché, come conclude il giornalista, credo sia un tema sul quale tutti dovremmo riflettere seriamente.
Voi cosa ne pensate?

http://www.corriere.it/opinioni/16_ottobre_12/quelle-bufale-internet-gente-che-ci-crede-d191ef5a-8fc6-11e6-a48d-80f1fedf0a64.shtml

È ancora in circolazione la balla sull’inesistente senatore Cirenga 
la nascita del fondo per i «parlamentari in crisi» alla ricerca di un lavoro


Ancora? Sono passati almeno quattro anni da quando venne bucata e sgonfiata sul web, speravamo per sempre, la gigantesca bolla di sapone dell’inesistente senatore Cirenga. Quattro anni. Eppure la notizia, assolutamente falsa, continua a girare. Anche in queste ore: «Ieri il Senato ha approvato con 257 voti favorevoli e 165 astenuti il disegno di legge del Senatore Cirenga che prevede la nascita del fondo per i “parlamentari in crisi” creato in vista dell’imminente fine legislatura. Questo fondo prevede lo stanziamento di 134 miliardi di euro da destinarsi a tutti i deputati che non troveranno lavoro nell’anno successivo alla fine del mandato. Questo quando in Italia i malati di Sla sono costretti a pagarsi da soli le cure. Rifletti e fai girare». Non bastasse, la balla è preceduta da due righe che invitano il popolino citrullo a ribellarsi ai perfidi organizzatori del complotto planetario che gli hanno finora tenuta nascosta la notizia: «Come mai il telegiornale non dice queste cose? Come mai il telegiornale parla della Belen? Come mai gli italiani non sanno queste cose?».

Bene: spiegava già nel 2012 il benemerito sito bufale.net: «Partiamo da un fatto rilevante: i votanti citati sono 422 (257+165), mentre il Senato è formato da 315 senatori (309 in Italia e 6 all’estero). Prima falsità». Seguiva la seconda, e cioè l’assurdità della cifra: 134 miliardi di euro equivalgono al costo di 268 anni nell’intero Senato. Quindi la terza: questo «senatore Cirenga», come dicevamo, non esiste e non è mai esistito. Macché, c’è ancora chi spaccia questa merce falsa e c’è chi ancora abbocca all’amo. E magari si lascia pure influenzare da queste chiacchiere da comari di ballatoio per decidere chi e come votare. Nessuno stupore. In questi ultimi anni c’è chi si è bevuto di tutto. La foto taroccata di Maria Elena Boschi che giura al Quirinale con il tanga che spunta dai pantaloni. La ragazza americana con tre mammelle. I gatti bonsai allevati in bottiglia. Laura Boldrini con un passato da ragazza coccodè. La morte di Paul McCartney nel 1962 sostituito da un sosia. Fino alla resurrezione di Michael Jackson che ora, in incognito, farebbe il benzinaio in Canada. Aveva proprio ragione Umberto Eco: «Ormai Internet è divenuto territorio anarchico dove si può dire di tutto senza poter essere smentiti. Però, se è difficile stabilire se una notizia su Internet sia vera, è più prudente supporre che sia falsa». Concluderebbe Renzo Arbore: «Meditate, gente. Meditate…».

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