lunedì 17 ottobre 2016

DA " PAGHERETE CARO, PAGHERETE TUTTO " A " I FURBI FORSE PAGHERANNO QUALCOSA TRA UN LUSTRO ! "



Nell’amministrare i Comuni siamo sempre alle prese con il mancato incasso delle imposte comunali, con le multe che non vengono pagate, perfino con gli insoluti della Tari e i solleciti per la mensa degli alunni.
I governi non solo non aiutano i Comuni a riscuotere i giusti tributi dai cittadini, ad esempio limitando l’efficacia dei deterrenti più efficaci (es. fermo amministrativo delle auto) ma addirittura penalizzano i contribuenti onesti obbligando i Comuni ad inserire nel piano finanziario Tari anche gli insoluti cosicché un cittadino onesto, oltre a pagare la sua quota per il servizio ricevuto, paga anche una quota in più per il vicino di casa che non paga la bolletta Tari.
Al sud direbbero “cornuto e mazziato”
Ma non basta: dato che le imposte, multe ecc non incassate (e non per colpa dei Comuni) aumentano ogni anno, i governi hanno pensato bene di inserire nei bilanci comunali un “fondo crediti di dubbia esigibilità” a copertura delle minori entrate per le voci in questione costringendo così gli enti locali a tagliare pro quota i servizi erogati alla cittadinanza.
Oggi sulla stampa si legge che l’evasione fiscale in Italia raggiunge livelli record: 88 miliardi in soli 4 anni.
Eppure proprio oggi questo Governo dà agli evasori un vero e proprio incentivo per non pagare (nei tempi stabiliti) le imposte e le ammende con l’eliminazione delle sanzioni e della mora dalle cartelle esattoriali.
Perché un cittadino normale deve pagare alla scadenza una bolletta Tari o una multa? Se tutto va bene dopo 6 mesi arrivano i primi solleciti e dopo un annetto l’ingiunzione.
L’evasore se ne frega e aspetta la cartella esattoriale che arriva dopo un altro anno.
E qui altro regalo del Governo: si paga la cartella (senza sanzioni e senza mora) con una dilazione di 3 anni!
Gli interessi per il ritardato pagamento oggi sono a livello talmente esiguo che a tutti converrà non pagare più nulla nei tempi stabiliti ma aspettare almeno 5 anni per saldare i propri debiti.
Come faranno i Comuni ad aspettare 5 anni per incassare le somme dovute (senza neanche le maggiori sanzioni) non lo sappiamo mentre sappiamo bene quale effetto avrà questo “regalo” per gli evasori.
Nei tempi passati c’era uno slogan (legato ad altri fatti) che diceva “pagherete caro, pagherete tutto”; oggi parafrasato diventerà “forse pagheremo qualcosa fra un lustro”.


Tiziano Torretta -Vanzaghello 

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO