Mentre Poste Italiane chiude uffici, non sostituisce
personale in aspettativa , macinano utili , a Mercallo , come in tanti altri
comuni, continua l’odissea dei clienti /utenti dell’ufficio locale .
Essendo stamattina l’ultimo giorno utile per pagare
bollettini postali ,mi sono recato nella banca del paese per effettuare il
prelievo di denaro onde adempiere a quanto dovuto .
Come sempre in banca vi erano i tre persone che svolgevano la loro attività quotidiana
. Per effettuare il prelievo ho atteso non più di 5 minuti per la presenza di
una persona che mi ha preceduto .
Mi sono quindi recato all’ufficio postale ove, nell’angusta
sala, sostavano in attesa 8 persone ;al
di là dello sportello l’unico impiegato che da due anni regge una situazione
insostenibile , stressante per lui e per gli utenti /clienti.
Ho atteso , come gli altri , 50 minuti ( dalle ore 10,10 alle ore 11,00 ) prima di poter pagare i
bollettini postali , operazione che non è durata più di due minuti .
Gente che sbruffava, due persone sedute su di una panchine e
le altre in piedi , alcune appoggiate al
muro per la stanchezza ….
Tra gli avventori ho riconosciuto e salutato due persone :
una di Corgeno di Vergiate ove è stato chiuso l’ufficio dal primo settembre ,
ed un’altra abitante in una frazione di Sesto Calende , ove i posteggi attorno
all’ufficio postale non sono certo sempre disponibili .
I tempi di attesa erano dovuti alle pratiche bancarie (
conti correnti, libretti postali …) che , come è noto, Poste Italiane svolge alla grande, contendendo i clienti
alle banche .
Due persone , una prima di me ed una dopo di me , erano
artigiani che avevano dovuto abbandonare la propria attività per accedere ai
servizi dell’ufficio postale .
Un pensionato
presente ha raccontato che era la terza volta che si recava all’ufficio
: le prime due se ne era andato , sperando in successive condizioni migliori .
Inutilmente !
Personalmente mi sono armato di pazienza , ma il mio
pensiero è andato soprattutto a chi
lavora : oltre a pagare un servizio,
deve soggiacere a disagi imputabili a Poste Italiane con la benedizione del
governo ,visto che dipendono dal ministero dell’economia.
E’ giusto che un servizio pubblico brindi ad ottimi guadagni
mentre chiude sportelli , non sostituisce personale, creando disagi ai cittadini
?
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