martedì 1 settembre 2015

CI SONO MORTI E MORTI

Sapevo che lo avrebbe fatto, aspettavo un suo commento.
Puntualmente Matteo Salvini, come uno sciacallo, arriva lì dove c'è sofferenza e soffia sul fuoco. 
Oggi utilizza la tragica vicenda dei coniugi morti a Catania, per mano (a quanto sembra) di un ragazzo ivoriano, per ricominciare a spargere veleno. Salvini lasci in pace i morti.
Chissà perché, invece, non ha parlato di Anatoly, l'immigrato ucciso perché ha provato a fermare due rapinatori. Come ha giustamente detto ieri Roberto Saviano, è una storia che non ha fatto notizia, perché non fa paura.
E purtroppo, in questo paese in troppi sulla paura ci campano e ci speculano.

( Nicola Fratoianni )

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