Quando pensavamo di averle viste tutte, si scava oltre il fondo per inventarsene di nuove.
È quello che sta succedendo tra Italia e Panama, dove la corruzione sta compromettendo i rapporti diplomatici tra i due stati.
Il Paese caraibico ha infatti presentato all’Italia uno scontrino salato: 18 milioni di euro(iva inclusa?), a tutti gli effetti il conto di tangenti versate a Valter Lavitola e richiesto oggi a Finmeccanica.
Il fatto: una “strana” clausola, presente in 3 contatti del 2010 per l’acquisto di materiale bellico, prevede che il 10% di oltre 180 milioni di euro vadano all’Agafla corp.
“Ridateci l’importo di quella tangente”, è infatti l’esplicita richiesta di Juan Carlos Varela per voce del suo ambasciatore. In febbraio il neopresidente panamense ha incontrato Renzi carte alla mano e, alla luce dell’imbarazzo italiano, aggiunge: “I cittadini di Panama non possono più aspettare!”.
( da Riparte il futuro )
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