sabato 25 aprile 2015

UNA FIRMA PER GEZA KERTESZ ,lo SCHINDLER di Catania


A volte, per essere ricordati, non basta aver dato la vita per gli altri o aver raggiunto traguardi mai visti. È il caso di Géza Kertész, un allenatore di calcio ungherese trasferitosi in Italia all’età di 31 anni. Qui, nel nostro Paese, trascorse gran parte della propria esistenza, accolto con affetto dalla città di Catania, prima di essere ucciso dalla Gestapo per aver salvato degli ebrei e dei partigiani a Budapest, durante la Seconda guerra mondiale.
Siamo un gruppo di cittadini catanesi, amanti dello sport, della storia e della nostra città. Quattro anni fa, per conservare il ricordo di una grande persona, abbiamo fondato il “Comitato pro Géza Kertész”. Da allora ci battiamo perché venga attribuito il giusto merito a una personalità riconosciuta in ambito internazionale e che ha portato la Catania sportiva ai primi successi in ambito nazionale. Abbiamo sollecitato più volte la nostra città perché intitoli a Kertész un piccolo parco, ma la nostra richiesta, purtroppo, giace dimenticata in un cassetto dell’ufficio tomoponomastica.
Recentemente il Comune di Catania ha deciso di dedicare al giornalista Candido Cannavò una piazza, all’interno della quale è stato realizzato un murales. Vorremmo che anche all'allenatore-eroe, allo Schindler di Catania, fosse riservato un onore simile: i valori universali che la sua storia racconta - lealtà, coraggio e sportività - devono essere trasmessi ai più giovani.
Il 25 aprile è arrivato. Quest’anno è un anniversario speciale: 70 anni dalla Liberazione. Ci piacerebbe che il sindaco di Catania Enzo Bianco facesse un gesto importante, impegnandosi formalmente a ricordare un eroe del secolo scorso, un simbolo e un esempio per la nostra città. Caro Sindaco, caro comune di Catania, dedicate un murales anche a Géza Kertész.

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